Deserto Di Sangue by Robert Crais

Deserto Di Sangue by Robert Crais

autore:Robert Crais [Crais, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Suspense, Thrillers
ISBN: 9788804640448
editore: MONDADORI
pubblicato: 2014-06-02T22:00:00+00:00


22

Jon Stone si sporse in avanti in mezzo a noi e indicò con i bastoncini i due uomini che stavano salendo a bordo della BMW. Stava mangiando bulgogi con sopra una montagna di kimchee. Il bulgogi era manzo cotto alla griglia e tagliato a fettine sottilissime servito in una ciotola, che Stone aveva coperto con una montagna di cavoli in agrodolce piccantissimi. Stone conosceva i posti migliori di K-town dove mangiare carne alla griglia. Conosceva anche i migliori bar, i club di karaoke, i ristoranti e i negozi. Per me aveva preso una ciotola di galbi, costolette di maiale arrosto, e per Pike una ciotola di verdure e riso. Jon Stone era un habitué di K-town e, prima che io li raggiungessi là, aveva passato la mattinata a parlare con i suoi amici.

Stone infilzò l’aria con la punta di un bastoncino come se stesse mettendo un puntino su una “i” con una penna d’oca.

«Il tuo amico, quello che parlava, è Sang Ki Park. Non è lui il capo della gang. Il capo è suo zio, Young Min Park. Sang è il secondo in ordine gerarchico. Appartengono alla Ssang Yong Pa, una banda che qui chiamano Double Dragon, e arrivano direttamente dalla Repubblica di Corea. È gente tosta, pericolosa.»

Mentre ascoltavo Jon non li perdevo di vista. L’uomo grande e grosso che avevo messo al tappeto a Coachella aprì la portiera della BMW per il giovane, quello che aveva parlato, poi salì al volante.

«Tosta e pericolosa nel senso di violenta?»

«Esatto. Tutte le bande asiatiche sono spietate, ma i coreani sono i peggiori di tutti. È per via della Cina. Se cresci con il complesso che devi essere più forte dei cinesi, il cervello ti va in pappa.»

«Ti prego» disse Pike.

«Ti prego cosa? Ricordi quegli ex soldati coreani in Africa? Perché li rimandasti a casa?»

Stone si rivolse a me prima che Pike potesse rispondere.

«La compagnia ci aveva mandato questi tre stronzi delle forze speciali coreane che non fecero altro che combattere tutto il tempo. E non solo con quelli che eravamo pagati per combattere, ma anche con i nostri, con gli amici, persino tra di loro. Quegli stronzi adorano menare le mani. Pike per poco non ne ammazzava due prima di rispedirli a casa.»

Stone si voltò a guardare Pike.

«Che mi venga un colpo se mento. Giusto?»

Pike si limitò a guardare fisso davanti a sé mentre seguivamo la BMW, quindi Stone tornò a rivolgersi a me.

«Visto? Lo sa anche lui che è vero. Questi stronzi sono aggressivi come pit bull. Vuoi ancora un po’ di questo kimchee? È il migliore.»

Gli porsi la ciotola e mentre me la riempiva riflettei sulle sue parole. Aveva ragione a proposito del kimchee. Era spettacolare.

«Sanchez mi ha detto che i coreani hanno dato duecentomila dollari ai Sinaloa per farsi portare su della gente. Pensi che pagheranno il riscatto al Siriano?»

«Non è nella loro natura. Il tuo Siriano si ritroverà con venti o trenta persone tra le mani per cui nessuno è disposto a pagare. E anche i Sinaloa si



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